Centenario Milite Ignoto: L’Italia si è unita per celebrarlo
Lo scorso 4 Novembre (2021) si è celebrato il Centenario del Milite Ignoto. L’Italia divisa da mesi da proteste e manifestazioni si è unita per celebrare questo evento.
Ma che cos’è il Milite Ignoto?
Il Milite Ignoto è il corpo esanime di un caduto di guerra non identificato, la cui tomba va a rappresentare simbolicamente tutti i cadaveri dei soldati caduti in guerra e non riconosciuti.
Per secoli la pratica di creare monumenti commemorativi riguardava solo generali caduti. Con la Prima Guerra Mondiale si assiste però ad un così grande numero di cadaveri di soldati che si prese la decisione di commemorare questi eroi.
La terza a compiere questa pratica, dopo Francia ed Inghilterra, fu l’Italia.
Infatti il 4 Novembre 1921, tre anni dopo la fine della Grande Guerra, l’Italia onorò presso il Vittoriano tutti i militari dispersi.
Dopo aver rinvenuto undici salme dai campi di battaglia più sanguinosi (a Rovereto, all’Ortigara, al Grappa…) la madre di un sottotenente disperso ne scelse uno.
Questo Milite Ignoto venne onorato all’Altare della Patria, mentre gli altri vennero sepolti nel Cimitero degli Eroi dietro l’abside della basilica.
Che importanza ha questa salma nel 2021?
Per rispondere a questa domanda, faccio uso di alcuni spezzoni del discorso del Presidente della Repubblica del 4 Novembre in onore del centenario del Milite Ignoto:
“[…]La decisione di onorare la salma di un caduto senza nome e, idealmente, così, di tutti coloro che non avevano trovato nemmeno la consolazione di una tomba, pose in luce l’unità del Paese in un momento difficile, unendo in un sentimento di rispetto e di dolore i diversi atteggiamenti che avevano caratterizzato la società italiana di fronte alla guerra.
[…] In quella triste bara le famiglie vedevano il proprio figlio, padre, fratello, atteso invano e mai più tornato a casa, spesso senza neanche una tomba, un luogo dove poter piangere.
[…] È in questa Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate che il pensiero di tutti gli Italiani è rivolto a quanti hanno perso la vita per la Patria, alle vittime di tutte le guerre.”
[…]
Il presidente dopo aver a lungo ripercorso la storia del Milite Ignoto ha elogiato tutte le Forze Armate.
I militari infatti non sono solo coloro che in un’ipotetica guerra sono chiamati a combattere. I militari, piuttosto, sono tutti coloro che hanno fatto giuramento alla Repubblica e che si preoccupano di tutelarla:
“Le Forze Armate della Repubblica sono un esempio di responsabilità, coesione e senso del dovere. I cittadini in uniforme dimostrano quotidianamente di essere una preziosa risorsa, in coordinamento con le altre articolazioni dello Stato, nello svolgimento dei compiti loro affidati dal Parlamento e dal Governo, con motivo di orgoglio per tutta la comunità nazionale. Particolarmente apprezzato è stato l’operato delle Forze Armate nel corso dell’emergenza sanitaria dove la componente militare, attraverso le sue varie competenze, ha agito con grande professionalità per sostenere la campagna vaccinale e per fronteggiare le situazioni logisticamente più disagevoli.
[…] Recentemente, quanto accaduto in Afghanistan ha scosso e rattristato le pubbliche opinioni, non soltanto quella italiana. Il contributo che abbiamo dato alla stabilizzazione di quel Paese così lontano, con sacrifici, non è stato tuttavia vano. Occorre oggi che la comunità internazionale sia consapevole dei gravi rischi di catastrofe umanitaria che si profilano.
Nonostante le difficoltà sorte nella regione circa l’utilizzo di basi d’appoggio, l’effettuazione delle operazioni di ritiro da Herat si è svolta in modo encomiabile. Siamo grati ai governi dei Paesi che hanno cooperato in questa direzione.
Anche a Kabul le nostre Forze Armate si sono distinte per la grande efficienza operativa: oltre cinquemila persone sono state evacuate per via aerea in quindici giorni caratterizzati da ogni sorta di difficoltà e pericoli nella capitale afgana. Per tutto questo ringrazio i Comandi delle Forze armate.
[…] Vorrei dire a tutti i Soldati, i Marinai, gli Avieri, i Carabinieri, i Finanzieri, al personale civile della Difesa, di essere sempre orgogliosi e coerenti con il giuramento di fedeltà alla Repubblica, in nome e per l’affermazione dei suoi valori costituzionali.”
[…]
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica.
(Completo: https://www.quirinale.it/elementi/60628)
Il 4 Novembre quindi non abbiamo commemorato solo tutti i caduti dispersi, ma anche tutti i militari in vita che lavorano costantemente per la pace.
Il 25 Ottobre a Roma il Sindaco Roberto Gualtieri ha celebrato il centenario del Milite Ignoto in tre tappe:
- Al Vittoriano dove ha deposto una corona d’Alloro
- A Porta San Paolo dove ne ha collocata un’altra
- Al Mausoleo delle Fosse Ardeatine e al Tempio Maggiore per deporre una corona di alloro presso la lapide posta sul muro del Tempio. Tutto questo per ricordare la deportazione dei cittadini romani di religione!
(Quotidiano: “Centenario del Milite Ignoto, Roma dà il via alle celebrazioni” 25 Ottobre 2021 https://www.quotidiano.net/roma/centenario-milite-ignoto-1.6959808)