Il miracolo delle castagne di Don Bosco

Il giorno 3 Novembre 2023, i ragazzi del gruppo apostolico “I ragazzi del sogno”, avevano programmato una passeggiata al Cimitero di Frascati per rendere omaggio alla tomba dei Salesiani.

I ragazzi di Villa Sora, in quell’occasione, avrebbero potuto far visita ai propri defunti. Purtroppo, l’uscita programmata, a causa del maltempo, è saltata. Il gruppo così è tornato a scuola, dove ha svolto diverse attività ricreative: giochi di gruppo, tornei di bigliardino, gare di ping pong e… balli. Per circa mezz’ora i ragazzi hanno potuto giocare liberamente nel cortile delle medie ed è stato un momento di gioia, in cui i ragazzi hanno potuto esprimersi e stringere relazioni.

A metà del pomeriggio, tutto è fermato.

I Ragazzi si sono radunati nel salone “Mamma Margherita” per un momento di riflessione su questa giornata particolare. Nella Famiglia Salesiana infatti, in prossimità della festa di Ognissanti, si è soliti ricordare il miracolo delle castagne di Don Giovanni Bosco.

I ragazzi delle medie, nel salone Mamma Margherita, hanno messo in scena il miracolo e ognuno ha interpretato un protagonista del prodigio.


Il miracolo racconta le circostanze in cui Don Bosco, nel 1849, durante una domenica dopo la festa d’Ognissanti, tornato dal cimitero a Valdocco con i suoi ragazzi, promise di regalar loro delle castagne. Mamma Margherita, la mamma di Don Bosco, per l’occasione aveva comprato tre sacchi di castagne. Pensando che occorresse soltanto una piccola quantità di castagne, per premiare i ragazzi, ne fece cuocere poche. Giuseppe Buzzetti, che aveva preceduto i compagni nel ritorno all’oratorio, entrato in cucina vide che nella pentola che era sul fuoco c’erano poche castagne e considerò che non sarebbero bastate per tutti.

Purtroppo non si poteva rimediare all’errore.

Quando i ragazzi ritornarono all’oratorio si accalcarono alla porta della cappella, aspettando che Don Bosco cominciasse la distribuzione dei frutti autunnali. Buzzetti versò le castagne lessate dentro un cesto e Don Bosco, credendo che la madre aveva cotto tutte le castagne acquistate, riempiva in abbondanza il berretto che ogni ragazzo gli porgeva . Buzzetti notò che Don Bosco distribuiva troppe castagne a ciascun ragazzo e glielo fece notare. Il Santo continuò tranquillamente a dare a ciascun ragazzo la sua parte, fin quando tutti i ragazzi furono soddisfatti. Quando Buzzetti riportò il canestro in cucina, vide che ancora molte castagne erano avanzate. Fu gridato il prodigio.

Da quel momento Don Bosco fu visto come un Santo, in quanto riuscì a fare una cosa incredibile per i ragazzi.

Don Bosco è, infatti, ricordato come il Santo dei giovani. Una delle frasi più celebri e che racchiude tutta la sua missione è: “Il mio ultimo respiro lo darò per i miei cari giovani”. L’Opera Salesiana continua anche oggi ad occuparsi dell’educazione dei giovani, accompagnandoli nella loro crescita, seguendo l’insegnamento del loro fondatore.

Infine, la giornata si è conclusa con una preghiera nella Chiesa del Sogno di Villa Sora.

 

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