Intervista alla giornalista Rosalba Teodosio
Giovedì 26 gennaio, in una delle riunioni di redazione, i componenti dell’Eco di VillaSora hanno avuto il piacere di incontrare la giornalista Rosalba Teodosio. Rosalba è stata un’ottima fonte di consigli per gli studenti, data l’esperienza e la professionalità che ha raggiunto nel campo del giornalismo. Qui sotto potete trovare l’estratto dell’intervista che ci ha gentilmente rilasciato alla fine dell’incontro, dove verranno ripercorse le tappe della sua carriera fino ad ora:
Buonasera Sig.ra Teodosio, può illustrarci di cosa si occupa?
Sono giornalista professionista dal 2009. Oggi sono direttore responsabile dell’Agenzia di stampa del settore agroalimentare Agen Food e addetta stampa della Fondazione FEE Italia (Foundation for Environmental Education) che, tra le altre cose, assegna ogni anno il riconoscimento della Bandiera Blu e delle Spighe Verdi. Mi occupo inoltre dei test di rassegna stampa per diversi podcast quotidiani personalizzati.
Cosa l’ha spinta a iniziare questo percorso?
Ho sempre saputo che avrei voluto essere una giornalista. Dopo aver lavorato per alcuni anni per il quotidiano locale Ottopagine della mia città d’origine, Avellino, ho superato l’esame d’ingresso per la Scuola biennale di giornalismo dell’Università di Torino. Grazie a questa esperienza mi ha formata tantissimo in tutti i settori della comunicazione, oltre alla carta stampata ho conosciuto e vissuto più da vicino in particolare il mondo della tv, con stage in importanti televisioni nazionali. Poco dopo l’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo, sono stata assunta come addetta stampa del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Di lì numerose esperienze istituzionali e nel mondo delle rassegne stampa.
Quali consigli dà a chi vuole intraprendere questa strada?
Potrebbe sembrare banale dire: non bisogna mollare. Ma è esattamente così. Quella del giornalismo è una strada difficile, perché oggi – purtroppo o per fortuna – con il web tutti si improvvisano “giornalisti” e raccontano storie. Eppure non basta. A chi ha questo sogno, consiglio di studiare studiare studiare. Esercitarsi a pensare, a porsi e a porre le domande giuste, a verificarle. Sempre. Consiglio di avere uno sguardo su fatti e persone privo di preconcetti, di fare collegamenti logici, scavare, andare oltre, imparare a guardare i dettagli. E amare quello che si fa, imparare a sentirsi utili attraverso il proprio lavoro, di qualunque mezzo e di qualunque settore ci si occupi. Iniziate appena potete: scrivete nel giornale della scuola, fate un programma radio, girate video, raccontate, intervistate.
Ci racconta qualche curiosità?
La mia prima intervista fu a Marco Masini, ero “solo” una stagista. Masini era in concerto per la festa di Ferragosto ad Avellino e c’era la ressa dei giornalisti locali, avevamo pochissimi minuti a testa ma io avevo mille domande da fargli, ero terrorizzata. Il mio direttore di allora mi disse: o la porti a casa o sei fuori. Ancora oggi non so come ho fatto ad avere tutte le risposte.