La giornata del dono
Lo sapevi che lunedì 4 ottobre 2021 é stata la settima edizione della giornata dedicata al dono, l’Istituto Italiano della Donazione ha voluto che si promuovesse una legge per questa giornata, approvata il 14 luglio 2015, con l’obiettivo di far diventare il dono una pratica quotidiana. Il 4 ottobre si festeggia San Francesco D’Assisi, patrono d’Italia, ed è la giornata dedicata alla pace, alla fraternità e al dialogo tra culture e religioni diverse.
Nell’istituto salesiano Villa Sora, in occasione di questa giornata, è stato possibile donare il sangue martedì 5 ottobre dalle ore 8:00 alle ore 11:30. Nelle giornate precedenti tutti gli studenti maggiorenni sono stati sensibilizzati sull’importanza del dono del sangue. Per l’occasione la scuola ha deciso di contattare l’Associazione di donatori di sangue volontari onlus “La rete di tutti”.
Chi é “La rete di tutti”?
La Rete di Tutti Odv è un’Associazione di Donatori di Sangue, che conta oltre 18.000 donatori volontari. L’associazione è nata nel 2010 come associazione di supporto alle donazioni sangue per gli ospedali S. Eugenio all’EUR e CTO a Garbatella. Nasce dall’unione di diversi gruppi, già attivi sul territorio di Roma e nello stesso anno ottiene l’iscrizione nel Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato.
Il nome nasce dal concetto di dono, ovvero l’aiuto reciproco, fare rete, essere sempre collegati in ogni momento, soprattutto nelle difficoltà.
Successivamente, precisamente nell’aprile 2016, si è strutturata in unità di raccolta sangue (UdR) con la propria autoemoteca per rendersi autonoma nella raccolta del sangue su tutto il territorio laziale. Aderisce alla Federazione FIDAS. L’associazione ha ottenuto l’Autorizzazione all’Esercizio e l’accreditamento istituzionale per l’Unità di Raccolta del sangue dalla Regione Lazio nel 2016 e l’accreditamento ARES 118 quale Centro di Formazione di Primo Soccorso BLS-D e Centro di Formazione Istruttori BLS-D.
“Lavoriamo ogni giorno con grande passione e il nostro scopo è aiutare chi nella Regione Lazio ha estremo bisogno di sangue, visto che ne siamo in perenne carenza. Non abbiamo alcun scopo di lucro. Tutto quello che facciamo, lo facciamo tutti i giorni per altruismo e quindi con passione e professionalità che siamo felici di mettere a disposizione di chiunque doni il sangue.” (La rete di tutti)
La Rete di Tutti rivolge la sua attività alla sensibilizzazione e alla promozione della Donazione di Sangue. Collabora attivamente con i Centri Trasfusionali degli Ospedali di Roma Sant’Eugenio, C.T.O. A. Alesini, Sandro Pertini, Sant’Andrea, Fabrizio Spaziani di Frosinone e gestisce direttamente le raccolte di sangue nei diversi Punti di Raccolta mobili sul territorio, utilizzando la propria autoemoteca.
Obiettivi raccolti dall’associazione:
Nel 2017:
- unità di sangue intero con autoemoteca: 1936;
- unità di sangue intero negli ospedali S. Eugenio e CTO: 5300;
- unità raccolte con tecnica di plasmaferesi: 132.
Nel 2018:
- unità di sangue validate raccolte in autoemoteca: 2173;
- unità di sangue raccolte tra Ospedale S.Eugenio e CTO: 5331;
- unità di plasmaferesi: 137
Nel 2019:
- unità di sangue validate raccolte in autoemoteca: 2551;
- unità di sangue raccolte tra Ospedale S.Eugenio e CTO: 4789;
- unità di plasmaferesi: 288
- unità di piastrinoaferesi: 6
Chi può donare il sangue?
– coloro che hanno un’ età compresa tra i 18 e i 65 anni;
-solamente coloro che godono di buone condizioni fisiche e non hanno un peso inferiore a 50 Kg
Ogni donatore verrà sottoposto a una visita medica prima della donazione.
Si consiglia fare una colazione leggera e è vietato assumere latte e derivati, evitando anche prodotti che lo possono contenere come biscotti. Al termine del prelievo sarà offerta una colazione a tutti coloro che hanno dato la propria disponibilità.
Per evitare il contagio di coronavirus tra gli operatori, è necessario non aver avuto sintomi nei 14 giorni precedenti al prelievo.
Perché donare il sangue?
Il sangue è indispensabile nelle strutture di primo soccorso, negli interventi chirurgici e di trapianti di organi, nella cura di malattie oncologiche e ematologiche. Il plasma serve per produrre medicinali salvavita.
Per un trapianto di cuore, in media, sono necessarie 10 donazioni, 80 per trapianto di midollo osseo. Donare il sangue può davvero salvare una vita o addirittura più vite. Se nessuno lo facesse, molti bambini malati di leucemia non potrebbero sopravvivere, così come le persone in gravi condizioni dopo un incidente. Inoltre, il sangue offerto può servire ai pazienti che subiscono un’operazione chirurgica: nel corso di qualsiasi intervento può diventare necessario, a giudizio del medico anestesista e dei chirurghi, trasfondere al paziente globuli rossi o plasma o talvolta piastrine. Inoltre terrai sotto controllo la tua salute attraverso visite ed esami. Donare sangue periodicamente garantisce un controllo costante dello stato della salute, attraverso visite sanitarie e accurati esami di laboratorio. Si ha così la possibilità di conoscere il nostro organismo e di vivere con maggiore tranquillità, sapendo che una buona diagnosi precoce eviterà l’aggravarsi di disturbi latenti.
Di quanto tempo necessita l’organismo per sostituire il sangue prelevato?
Rispetto alla quantità complessiva del sangue nel corpo, la quantità di sangue donata è così esigua che la perdita viene rapidamente compensata dall’organismo.
I globuli bianchi, particolarmente importanti per la difesa da agenti patogeni, e il fluido sanguigno, il plasma, vengono compensati già nel giro di un giorno.
La quantità di globuli rossi nel sangue si avvicina ai valori di partenza dopo circa sette giorni.
Tuttavia, la formazione di globuli rossi nel midollo osseo dura più settimane; per questo motivo si può donare il sangue solo 3 o 4 volte all’anno.
Donazioni specifiche
Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a quelle tradizionali di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (dette aferesi) cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma. Nell’aferesi, attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità (plasma, piastrine etc.) restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Ciascun separatore cellulare, centrifuga o filtra il sangue che defluisce da un braccio del donatore trattenendo il componente ematico necessario e restituendogli il rimanente.
Si parla di plasmaferesi se si preleva solo plasma, di piastrinoaferesi se si prelevano solo piastrine, di plasmapiastrinoaferesi se si prelevano plasma e piastrine.
7 ottimi vantaggi per la salute del donatore di sangue:
- diminuzione del rischio trombo-embolico attraverso l’emodiluizione e la riduzione dell’aterosclerosi;
- diminuzione del rischio cardio-vascolare attraverso un abbassamento della pressione sistemica grazie alla diminuzione dell’ematocrito;
- diminuzione del rischio di sviluppare diabete mellito di tipo II grazie all’abbassamento dei depositi di ferro nell’organismo;
- stimolazione del midollo osseo a “rinnovare il sangue” con effetto anti aging;
- diminuzione del rischio di sviluppare tumori;
- salute sempre sotto controllo: La donazione periodica del sangue, infatti, garantisce ai donatori un controllo costante sul loro stato di salute. Questo consente di tenere monitorato il proprio organismo regolarmente con un chek-up completo e gratuito e di scoprire eventuali malattie in fase iniziale.
- benessere psicologico: compiere un gesto di solidarietà stimola nell’organismo la produzione di alcuni ormoni, tra cui l’ossitocina, che sono in grado di diminuire lo stress e cancellare le tensioni.
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