“L’amica geniale”, il capolavoro di Elena Ferrante
La storia d’amicizia di due ragazze si intreccia agli eventi della Napoli e dell’Italia del Dopoguerra.
Tu sei la mia amica geniale, devi diventare più brava di tutti, maschi e femmineL’amica geniale è un romanzo pubblicato nel 2011.
È il primo volume dell’omonima serie letteraria di Elena Ferrante. La storia segue con i romanzi Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta e Storia della bambina perduta. Il romanzo è stato adattato a serie tv nel 2018.
La trama de L’amica geniale
L’amica geniale racconta la storia di due ragazzine nate in un rione di Napoli, nel periodo del Secondo Dopoguerra, Elena, detta Lenù e Raffaella, detta Lila.
Le due bambine di incontrano per la prima volta in prima elementare. Elena si sforza di essere un’alunna modello, trovando nella scuola un rifugio dal mondo povero e violento in cui vive. Lila, nonostante sia una delle scolare più indisciplinate, mostra da subito un’intelligenza fuori dal comune.
Tra le due nasce un’incredibile attrazione che le porta a stringere un legame che durerà per tutta la loro vita.
Il libro si apre con una prolessi che mostra Lenù, ormai sessantenne, ricevere una chiamata dal figlio di Raffaella che le annuncia la scomparsa della madre. Lila, ormai adulta e anziana, ha deciso di andarsene senza lasciare tracce. Elena prende allora la decisione di scrivere la loro storia.
La vicenda è narrata in prima persona da Elena: è dai suoi occhi che seguiamo la crescita delle due protagoniste, ai loro fallimenti e alle loro vittorie. Il primo libro segue l’infanzia e l’adolescenza delle due ragazze, nei tre romanzi successivi il resto della loro vita fino alla sparizione di Lila.
I rioni di Napoli degli anni 50 e 60 sono rappresentati come un luogo povero e violento, dove pestaggi, risse e punizioni corporali sono all’ordine del giorno.
Come dice la stessa Elena, si creava una catena di violenze che portava gli uomini a picchiare le mogli, i genitori i figli, i maestri gli alunni, dove i forti prevalevano sui deboli.
Quella descritta è una società dove a governare non è lo Stato, ma la camorra. Una società dove è difficile anche solo sognare un futuro migliore.
La maestra riesce a convincere i genitori di Elena a farle continuare gli studi, che proseguirà fino alla laurea. Lila invece è costretta a lasciare la scuola dopo il diploma elementare per aiutare i genitori nella loro calzoleria.
Perché leggere questo libro?
L’amica geniale è un libro che riflette sulle ingiustizie sociali e sulla povertà, parla del valore dell’amicizia e del desiderio di riscatto. Ma non solo: questo romanzo ci insegna l’enorme valore dello studio, della scuola e degli insegnanti, che a volte possono fare la differenza nella vita di un bambino.
Il libro ha un tratto fortemente realistico: le due protagoniste non sono le eroine buone di una fiaba, ma donne con pregi e difetti che cercano di farsi strada nel mondo sostenendosi l’un l’altra.
Nonostante possa sembrare una lettura un po’ pesante, lo stile dell’autrice è coinvolgente, la scrittura scorrevole e i quattro libri si leggono rapidamente.
È una lettura che consiglio a tutti perché offre una grande lezione sull’animo umano e sul valore dell’amicizia.