“Nel futuro ognuno sara’ famoso al mondo per quindici minuti”
“Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti”. Questa affermazione di Andy Warhol mai come adesso risulta essere attuale. Egli principale esponente della Pop Art, forma artistica che trae ispirazione dagli aspetti più immediati della civiltà dei consumi, capisce l’importanza del fugace piacere visivo circa un secolo prima. Nel ‘900 lo sguardo del mondo si sposta dall’utile al dilettevole dirigendo la società verso il consumismo. La società dei consumi trova larga approvazione con l’avvento della televisione. Il denaro comincia ad essere in eccesso permettendo così una vita agiata che diventerà pian piano frivola. L’industria televisiva si sviluppa e la notorietà del singolo acquista largo spazio. Una notorietà che è destinata a scomparire subito, una fama destinata al consumo occasionale. Una diffusione rapida di immagini “sbagliate” che con insistenza imprimono in modo persuasivo messaggi in cui gambe più in vista, scollatura più profonda e tatuaggio più trasgressivo sembrano essere l’unica cosa che conta. Questo sviluppo non è un crescendo, ma un continuo regredire dove l’utilizzo del buon senso sembra essere destinato a pochi eletti. L’uomo è continuamente ridicolizzato e si propone come una macchina da circo che cerca di accaparrarsi fama, soldi e stima. Uomini di poco prezzo, donne che hanno perso la loro femminilità, politici che si trasformano in comici e giovani destinati a seguire il cosiddetto “adulto”. C’è chi studia e si prepara al lavoro per tutta una vita e poi si ritrova senza la garanzia di un posto fisso e chi per i troppi soldi perde il controllo di se stesso. Tutti hanno la possibilità di ” essere famosi al mondo almeno per quindici minuti ” che sia a livello televisivo o attraverso un social network. Tutti i valori di un tempo si riconducono alla sola e continua ricerca della notorietà e gli ideali per cui ci si batteva sono diretti verso il baratro. A causa della pochezza della società ciò sembra non importare e coloro che ne sono la causa appaiono disinteressarsi, ma comunque pronti a puntare il dito e a nascondere le sporcizie sotto un tappeto.