Una passeggiata nella storia, tra Resistenza e deportazione
Piazzale Ostiense e Testaccio, le prime tappe della passeggiata nella storia
I ragazzi dei quinti anni, lo scorso mercoledì 10 aprile, hanno partecipato ad un’uscita didattica in cui hanno visitato i luoghi della Resistenza e della deportazione. Dunque, i ragazzi hanno intrapreso una lunga passeggiata nella storia, in modo da rievocare la memoria e il ricordo.
Gli studenti hanno cominciato la passeggiata presso Piazzale Ostiense, dove hanno potuto osservare il monumento dedicato alle vittime del fascismo e del razzismo. Il monumento è formato da cinque sagome di uomini con le mani legate, che hanno ciascuna alle loro spalle uno specchio. Le sagome rappresentano le varie tipologie di persone che, durante il fascismo, sono state rinchiuse nei campi dì concentramento. A ogni tipologia corrisponde un triangolo di colore diverso, in modo da potersi differenziare.
Gli studenti hanno poi continuato la passeggiata verso il quartiere Testaccio.
A Testaccio, i ragazzi hanno avuto l’occasione di visitare il cimitero del Commonwealth. Il cimitero del Commonwealth è un memoriale di guerra dove risiedono le tombe dei militari appartenenti al Commonwealth che hanno combattuto e sono caduti a Roma durante la seconda guerra mondiale. Al cimitero, la guida ha chiesto ai ragazzi di porre l’attenzione alla giovane età dei soldati caduti, stimolando una riflessione sull’atrocità della guerra.
Portico d’Ottavia, l’ultima tappa
Infine, gli studenti hanno concluso la loro passeggiata nella storia presso il Portico d’Ottavia. Dall’alba del 16 ottobre del 1943 fino alle prime ore del pomeriggio, molti soldati delle SS con l’aiuto di alcuni poliziotti italiani circondarono il ghetto ebraico e cominciarono il rastrellamento degli ebrei. Quel giorno cominciò una vera e propria caccia porta a porta degli ebrei. Molti ebrei riuscirono a salvarsi, grazie anche all’aiuto di persone che li aiutarono a nascondersi. Al termine del rastrellamento furono catturati 1024 ebrei, che furono radunati presso il Portico d’Ottavia. Successivamente, gli ebrei catturati furono portati ad Auschwitz. Solamente 16 ebrei fecero ritorno.
Terminata l’uscita didattica, gli studenti sono ritornati in autonomia a casa.