Una buona azione per la spesa
Durante la pandemia globale alla Linda Tutt High School è stato aperto un supermercato in cui non si paga con i soldi, ma con buone azioni.
La Linda Tutt High School si trova in una città texana, Sanger, di circa 10mila abitanti situata a 83 chilometri verso nord rispetto Dallas. La scuola della città sta acquistando notorietà oltre confine per l’idea di un gruppo di studenti, che ha deciso di aprire un supermercato all’interno dell’edificio scolastico per le famiglie della comunità con problemi economici, causati dalla pandemia globale. In questa scuola-supermercato si è attuato un modo tutto nuovo di pagare: no contanti, no carte, no pagamenti digitali. Si paga solo con le buone azioni.
Quando e per chi è stato aperto?
Gli studenti hanno aperto questo supermercato tra novembre e dicembre del 2020. L’obbiettivo è essere di supporto alle famiglie, con una situazione economica precaria, mettendo a disposizione i beni di prima necessità, come alimenti e prodotti per l’igiene personale. Si è stimato, infatti, che il 43% delle famiglie dei loro studenti sono economicamente svantaggiati ed il 3,6% degli studenti sono senzatetto.
Per poter realizzare il progetto, la scuola è stata aiutata da associazioni di volontariato tra cui: First Refuge Ministries, Texas Health Resources ed il negozio di alimentari Albertsons.
Da chi è gestito il negozio alimentare?
Il negozio alimentare è interamente gestito da un gruppo di studenti che, senza ricevere una paga, lavorano ed in cambio posso aggiungere l’esperienza sul loro curriculum e guadagnare crediti formativi. Si occupano dell’inventario, riforniscono gli scaffali o imballano i prodotti quando ce ne è bisogno. Il negozio alimentare è aperto dal lunedì al mercoledì per le famiglie degli studenti e il personale scolastico. In più, viene aperto un’ora il martedì per le persone della comunità.
Come si acquistano i prodotti?
Gli studenti e le loro famiglie possono acquistare i prodotti con un nuovo tipo di raccolta punti. Essi si accumulano facendo delle buone azioni. Tutte le famiglie partono da un totale di punti che varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Le buone azioni che devono compiere questi studenti sono: aiutare i professori o il personale scolastico. Ad esempio, in biblioteca oppure molti ragazzi fanno da tutor agli studenti più piccoli, aiutandoli a studiare o con servizi utili alla comunità, ma anche semplicemente prendendo dei buoni voti a scuola. Quando uno studente compie una buona azione o una gentilezza, il professore o il preside chiama i genitori del ragazzo per avvisarli che la buona azione del figlio verrà ricompensata con dei punti per la spesa.
Questo progetto oltre che un servizio alla comunità ha anche insegnato ai ragazzi valori come la gentilezza, l’altruismo e l’attenzione verso il prossimo; valori molto importanti per poter vivere serenamente in questo mondo.