L’arte di vedere toccando

Alcuni studenti che fanno l'esperienza del toccare la riproduzione della Gioconda

Il 7-12-2016, gli studenti del quinto liceo classico “Villa Sora” hanno avuto l’opportunità di visitare una mostra originale e interessante che ha dato loro modo di immedesimarsi nelle persone non vedenti e scoprire l’arte di vedere toccando.
La mostra in questione prende in considerazione l’arte tattile, che permette ai non vedenti di sentire le grandi opere attraverso gli altri 4 sensi, protagonisti grandi pittori del Cinquecento: Raffaello, Correggio e Caravaggio.  L’esposizione è stata allestita a Palestrina nel Palazzo Rospigliosi perché rifugio per Caravaggio durante la sua fuga per l’uccisione d’un rivale al gioco. L’antico castello, di proprietà dei Colonna, rivestiva funzione esclusivamente militare fino al 1100 e fu in seguito scenario di contese avvincenti tra la famiglia Colonna e il Papato. Nei secoli  subì gravissime devastazioni, come ad esempio nel 1439 quando le truppe del condottiero Vitellesch ne saccheggiarono la struttura.

In questa singolare cornice ha trovato ospitalità una mostra che nasce dalla collaborazione tra Università e ricerca scientifica. Protagonista è Mediars, che ha realizzato il suo progetto Handsight in collaborazione con l’Università della California: il fine è costruire un quadro tattile frutto del lavoro di scambio tra gli artisti multimediali, tecnici e artigiani che hanno seguito le indicazioni degli storici dell’arte.
La mostra è nata per amore.  Grassini, infatti, direttore di Mediars ha sviluppato questa sensibilità grazie alla moglie non vedente, da qui l’idea di ideare copie delle grandi opere, per toccarle e capirle: un modo di vedere attraverso il peso, la temperatura e la consistenza degli oggetti, infatti ci sono delle sensazioni di piacere che solo attraverso il tatto si possono provare.

Inizialmente le collaboratrici dell’esposizione hanno accolto gli studenti in una prima stanza e hanno dato la possibilità di toccare materiali di varia consistenza coperti d’un telo perchè intuissero cosa stessero toccando, senza l’aiuto della vista. Acceso l’interesse per l’uso dei sensi esclusa la vista, gli studenti sono stati messi alla prova con uno delle più grandi dipinti dell’arte italiana: la Gioconda, ovviamente riprodotta, con l’intento finale di indovinare di quale opera si trattasse, dal momento che, anche questa, era coperta da un lenzuolo.

La prima stanza in cui dovevano essere indovinati gli oggetti coperti

La prima stanza in cui dovevano essere indovinati gli oggetti coperti

Alcuni studenti che fanno l'esperienza del toccare la riproduzione della Gioconda

Alcuni studenti che fanno l’esperienza del toccare la riproduzione della Gioconda

 

 

Dopo la prima esperienza il gruppo si è spostato nella seconda stanza, nella quale, entrando a coppie, sono stati forniti di auricolari e di alcune mascherine da notte. Qui hanno potuto sperimentare la vera e propria arte tattile: ogni coppia è stata posizionata davanti a un’opera, ognuna di un grande artista, come Caravaggio, uno dei due componenti della coppia doveva indossare la benda e gli auricolari, mentre l’altro doveva guidare la persona bendata orientando le mani sull’opera in base a ciò che veniva descritto nella guida che entrambi stavano ascoltando in quel momento.

 

Gli studenti scoprono l'esperienza di ascoltare e seguire un'opera senza la vista, solo con il tatto.

Gli studenti scoprono l’esperienza di ascoltare e seguire un’opera senza la vista, solo con il tatto.

Gli studenti scoprono l'esperienza di ascoltare e seguire un'opera senza la vista, solo con il tatto.

Gli studenti scoprono l’esperienza di ascoltare e seguire un’opera senza la vista, solo con il tatto.

L’ultima stanza in cui ci hanno fatto entrare era adibita all’RGB-ITR, uno strumento composto da una parte elettronica e una parte ottica. Ha il compito di scansionare l’opera d’arte e da fuori l’opera a colori RGB ( Red, Green, Blue ) che insieme formano una luce bianca e attraverso questi si possono ottenere altri colori. Il raggio laser bianco che colpisce l’opera, quella che torna indietro torna sotto forma di luce diffusa.
Lo strumento lavora da terra, senza bisogno di impalcature, e il vantaggio più grande di questo macchinario, è che lavora di giorno e di notte, infatti la scansione finale non ha differenze se fatte al buio o alla luce. La fotografia è influenzata dalla luce esterna mentre lo strumento rende l’immagine più nitida; il laser fa delle linee di scansione è non vengono perse le parti dell’opera. È un macchinario molto preciso e la risoluzione rimane perfetta, anche nei dettagli più piccoli.

L'RGB-ITR

L’RGB-ITR

L'opera scansionata e vista in 3D.

L’opera scansionata e vista in 3D. (M. Perno)

 

 

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